Un giorno da Napoletani

Il giorno 6 maggio i professori Maria Adessi, Brigida Altomare e Danilo Misseri, che si occupano della gestione del PON “Mare Nostrum”, hanno dato la possibilità agli alunni partecipanti del progetto e anche alla classe 5^Bio di fare una visita didattica. L’incontro ha preso il via dal museo di Darwin-Dohrn dedicato all’inglese Charles Robert Darwin (1809 – 1882) e al tedesco Felix Anton Dohrn (1840 – 1909), l’Aquarium della Stazione Zoologica Anton Dohrn è l’acquario più antico d’Italia e fu aperto al pubblico nel gennaio del 1874 ed a oggi è l’unico esempio italiano di acquario ottocentesco.

Come è nata la stazione zoologica?

Il Darwin Dohrn Museum (DaDoM) celebra la stretta relazione tra Anton Dohrn e Charles Darwin. Dohrn fondò la stazione zoologica che oggi porta il suo nome con l’obiettivo di “dimostrare la correttezza della teoria dell’evoluzione di Darwin” attraverso lo studio della vita marina. L’ampia corrispondenza tra Darwin e Dohrn testimonia la predilezione di Darwin per la visione di Dohrn. Anton Dohrn progettò l’Acquario (recentemente ristrutturato) per mostrare ai napoletani e ai turisti le meraviglie della vita marina del Golfo. La stazione zoologica avevano e hanno tuttora una missione altamente scientifica, ma Dohrn capì fin dall’inizio l’importanza di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della biodiversità. Per i napoletani, però, la Stazione Zoologica è sinonimo di Acquario, e il grande pubblico non ha piena contezza delle attività scientifiche che i ricercatori della Stazione conducono da 150 anni.

Al  DaDoM si  può fare un viaggio nel tempo degli oceani, seguendo le orme di Darwin, Dohrn e molti altri scienziati per scoprire come gli organismi si sono adattati all’ambiente marino. È possibile comprendere l’importanza degli oceani nel determinare l’ambiente terrestre, incontrare forme di vita primitive emerse negli oceani più di tre miliardi di anni fa, esplorare la teoria dell’evoluzione e vedere una serie di fossili che mostrano l’evoluzione della forma e della funzione nel corso del tempo geologico (passeggiata nel tempo). Attraverso le opere d’arte, le sculture e i reperti biologici storici della Galleria della Biodiversità, dai più semplici ai più complessi, nella sala polifunzionale del DaDoM si può apprendere come la vita marina si muove, si nutre e si riproduce nel mare, i meccanismi che hanno dato origine alle forme di vita odierne, tra cui un grande scheletro di capodoglio spiaggiato sulle coste campane nel 2018 e salvato dai ricercatori, nonché modelli di creature che si nutrono delle carcasse dei capodogli che raggiungono le profondità dell’oceano, inoltre, la Sala Polifunzionale presenta una parete alta sei metri che espone 10.000 esemplari di animali provenienti dal Golfo di Napoli.

Foto della sala mentre gli alunni guardano un documentario sugli squali.
Scheletro di capodoglio
Foto della stazione zoologica
Foto dell’acquario
Entrata del museo, con esposte le lettere che si scambiavano Darwin e Dohrn.
Foto degli alunni all’interno dell’acquario

Successivamente la visita didattica è proseguita facendo una pausa golosa a una pizzeria “Trattoria Medina” dove è stato possibile degustare una pizza favolosa degna di essere chiamata tale; in quel momento gli alunni hanno capito di essere arrivati veramente a Napoli patria della pizza. Proseguendo, i professori avevano concesso l’ora libera agli alunni, e lì è stato possibile poter visitare la Galleria Umberto, che ha affascinato molto con la sua unica struttura e con i suoi negozi ubicati all’interno della pregevole architettura. Gli alunni si sono addentrati nelle vie dei quartieri spagnoli cercando il famoso murales di Diego Armando Maradona notando che tutte le vie erano tappezzate di cuori con frasi molto belle, poetiche e anche con striscioni dedicati a lui e alla vittoria dello scudetto del Napoli. Questa esperienza è stata molto coinvolgente per gli alunni in quanto hanno potuto aver un contatto stretto con la biologia marina, sapere la storia su essa, e poter avere più conoscenza sulla vita del mare e su i suoi segreti e benefici che molti non ne sono a conoscenza. Inoltre hanno avuto la gioia di vivere il clima festoso che si respirava nella città, vedendo ogni persona che cantava, ballava, gioiva, mettendo musica ad alto volume in ogni singola stradina dei quartieri spagnoli. Si leggeva nei loro occhi quella felicità dopo 33 lunghissimi anni.  Ringraziamo la professoressa Maria Adessi per la sua fantasia nel scegliere la destinazione della visita didattica e anche i professori Brigida Altomare e Danilo Misseri per averci accompagnato in questa bella esperienza.

Articolo scritto da: Miriam Caputi e Michela de Bari